Presentazione orale
Riassunto: La valorizzazione delle specie sporadiche nei popolamenti cedui rappresenta un’opportunità per la società sotto varia aspetti: ecologico, faunistico, paesaggistico, economico e sociale. Per i proprietari consente di migliorare i redditi della gestione tradizionale differenziando la produzione e riducendo i rischi. A tale scopo è stato realizzato un primo intervento su un ceduo di cerro di 7 anni, ricco di Rosacee arboree. L’obiettivo principale di questo lavoro è quello di verificare la validità di tecniche poco applicate in Italia ("cassage" e cercinatura) per favorire lo sviluppo di giovani soggetti di specie a legname pregiato, controllando l’accrescimento dei più diretti competitori. Queste tecniche hanno la particolarità di indurre progressivamente la morte (in 2-3 anni) degli individui trattati, ciò consente di eseguire trattamenti di forte intensità mantenendo una copertura del suolo e una protezione intorno ai soggetti scelti. Nella primavera del 2006 sono stati individuati, su una superficie di circa 3 ettari, 142 soggetti di rosacee arboree (sorbo domestico, ciavardello e pero). Di questi 79 sono stati favoriti, deprimendo l’accrescimento dei competitori utilizzando le tecniche sopra menzionate, rilasciando i rimanenti come controllo. Per ogni pianta scelta sono stati mediamente trattati circa 8 polloni, intervenendo a distanze non superiori a 2 m. Negli gli anni successivi all’intervento è stato rilevato l’accrescimento dei soggetti individuati, sia nell’area trattata che nel controllo. I rilievi sui competitori nell’area di controllo hanno riguardato l’accrescimento dei tre principali polloni concorrenti, mentre nella area trattata è stato valutato l’effetto degli interventi (mortalità e capacità di ricostituzione della chioma). I risultati emersi dopo tre anni e mezzo dall’intervento evidenziano un precoce disseccamento della chioma al di sopra del punto in cui è stato realizzato l’intervento, una buona capacità di ricostituzione della chioma dei soggetti trattati mediate la formazione di rami epicormici, un diverso comportamento fra le principali specie trattate (cerro e orniello) e per il momento un modesto effetto sull’accrescimento diametrico delle piante favorite. Considerando le difficoltà riscontrate in questa sperimentazione, condotta in un giovane popolamento ceduo, si ritiene utile ripetere tale esperienza in soprassuoli più evoluti (circa metà turno).
Citazione: Pelleri F, Giulietti V, Sansone D (2009). Interventi colturali per la valorizzazione di giovani soggetti di Rosacee arboree in un ceduo di cerro (Colline Metallifere, GR). In: VII Congresso Nazionale SISEF “Sviluppo e adattamento, naturalità e conservazione: opportunità per un sistema forestale in transizione“ (Università degli Studi del Molise, Isernia - Pesche (IS), 29 Settembre - 3 Ottobre 2009), Abstract-book, Contributo #c07.3.7. - [online] URL: https://congressi.sisef.org/?action=paper&id=1297