Presentazione orale
Riassunto: La ricerca nel settore dell’arboricoltura da legno, indirizzata alla produzione di qualità con latifoglie a legname pregiato è iniziata in Calabria solo dagli inizi degli anni ’90. Si riportano dati dendrometrici e auxometrici, qualità del fusto e suscettibilità agli agenti biotici e abiotici di alcune piantagioni di latifoglie nelle Serre calabresi. Un primo gruppo di aree sperimentali fu realizzato dal Corpo Forestale dello Stato nel 1990 nella parte più alta delle Serre tra 800 e 1100 m, su graniti. Il ciliegio (Prunus avium L.), l’acero montano (Acer pseudoplatanus L.) e il sorbo domestico (Sorbus domestica L.) mostrano maggiori incrementi e buona qualità dei fusti se comparati con quelli di altre piantagioni dell’Italia centrale. Il noce comune (Juglans regia L.) e il frassino maggiore (Fraxinus excelsior L.) mostrano, rispetto alle altre specie, una minore adattabilità alla stazione, incrementi molto più bassi; il frassino inoltre presenta una alta suscettibilità alla defogliazione provocata dalla Lytta vesicatoria L. Un secondo gruppo di piantagioni prese in esame, è stato realizzato da proprietari privati nel 1996 nella parte più bassa del comprensorio, a 600-700 m, sempre su graniti. Anche in questo caso i maggiori accrescimenti e la migliore qualità dei fusti si sono registrati nel ciliegio e nell’acero montano rispetto al noce comune. Vengono discusse l’influenza delle caratteristiche climatiche e pedologiche e delle pratiche colturali sul comportamento delle varie specie.
Citazione: Cannavò S, Mercurio R, Modica G, Muscolo A (2001). Indagini sull’arboricoltura da legno nelle Serre calabresi. In: III Congresso Nazionale SISEF “Alberi e foreste per il nuovo millennio“ (Università degli Studi della Tuscia, Viterbo 15-18 Ottobre 2001), Abstract-book, Contributo #c03.4.8. - [online] URL: https://congressi.sisef.org/?action=paper&id=2055